Tipologia: Vino rosso
Denominazione: Campania IGT
Vitigni: Aglianico 80%, Piedirosso 20%
Zona di produzione: Campania
Grado Alcolico: 13.50%
Formato: 0.75 Lt Standard
Affinamento: 12 mesi in barrique
IL VINO
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione. Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
Sin dall’esordio, nel 1994, il Terra di Lavoro ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, accreditato con continuità tra i migliori vini d’Italia. I vigneti sono stati realizzati sui terreni di famiglia nei comuni di Galluccio e Sessa Aurunca nella regione che fino ai primi del ‘900 fu la provincia di Terra di Lavoro. Il colore del vino è cupo e intenso. Il panorama aromatico va dai frutti di bosco a bacca rossa alle note balsamiche della resina con picchi speziati. Immancabile la nota minerale da sempre spina dorsale del Terra di Lavoro. I tannini sono morbidi ed eleganti e la persistenza aromatica lunga, molto lunga.
La mappa che caratterizza l'etichetta del Terra di Lavoro è una antica mappa del 700' che raffigura la zona dell'Italia meridionale durante il Regno delle Due Sicilie chiamata
Terra di Lavoro.
ABBINAMENTI
Grandi piatti della tradizione agricola campana, come i paccheri al ragù.
IL PRODUTTORE
Da una comune passione per la campagna e le attività agricole, Maria Luisa Murena, Arturo Celentano, Roberto Selvaggi, Francesco Catello e Dora Catello hanno avviato nel 1991 la produzione di un vino di grande qualità con il sogno di rinnovare l’antica tradizione dei nobili vitigni campani.
Grazie anche all’enologo Riccardo Cotarella, hanno avuto il merito di aver dato voce alla potenzialità di due vigneti, l’Aglianico e il Pedirosso, che, se impiantati seguendo i criteri di una viticoltura moderna su terreni di origine vulcanica, sono in grado di regalare vini di eccezionale qualità e grande carattere.
È nato così un vino incredibile per intensità e persistenza, il Terre di Lavoro, che con sfumature di aromi e profumi eccezionali e unici, ha portato la cantina Galardi nell’élite del vino rosso italiano.